L' acqua è l'elemento più rappresentativo presente all'interno dei miliardi di cellule che compongono il nostro organismo.
L'acqua è il solvente più potente che si conosca: veicola nei diversi compartimenti le sostanze nutritive e i cataboliti da eliminare tramite sudore, urine e feci trascinando con sé tossine e scorie (funzione depurativa).
Durante l'attività fisica la temperatura corporea aumenta e può arrivare facilmente ai 40° (l'innalzamento di 2 gradi della temperatura corporea aumenta del 50% l'evaporazione), più si alza la temperatura più aumenta la necessità di chiamare grandi quantitativi d'acqua alla cute per svolgere la sua funzione di raffreddamento.
Dentro il corpo ve ne sono circa 45 litri, più del 60% del corpo è liquido.
A conferma di questo è opportuno ricordare che il corpo può sopravvivere a lungo senza cibo, ma in mancanza di acqua dopo 2/4 giorni sopraggiunge la morte, perdite del 15/25% sono sempre giudicate fatali.
Il 30% dell'acqua corporea si trova nei liquidi (extracellulare) ed il 70% nei tessuti (intracellulari); il sangue ne contiene l'85%, il tessuto muscolare circa il 75%, le ossa circa il 20% e l'adipe solo il 10%.
Il turnover giornaliero medio d'acqua in un uomo adulto è del 6% del peso corporeo con punte del 16% in situazioni di aumentato fabbisogno ( un atleta durante attività aerobica a 30° necessità di circa 0,8/1 litro di acqua ogni 60 minuti di allenamento).
E' importante notare che una disidratazione del 3% causa:
10% di perdita di forza contrattile
8% di perdita di velocità
ACQUA ED INESTETISMI:
Da un punto di vista estetico, per combattere gli inestetismi legati alla ritenzione idrica in eccesso, è fondamentale bere abbondantemente, infatti la carenza di acqua viene interpretata dal corpo come un segnale di siccità, scattenando dei meccanismi di compensazione che tendono a trattenere al massimo nel sottocutaneo i liqudidi presenti.
Medici e nutrizionisti consigliano di bere almeno due litri d'acqua al giorno: questo perché eliminiamo circa la stessa quantità di liquidi quotidianamente attraverso l'urina, il sudore e il respiro.
Quando abbiamo lo stimolo della sete siamo già disidratati : basti pensare che con una disidratazione del 2% l'organismo non è più in grado di regolare la sua temperatura corporea.
I bambini e gli anziani sono i più a rischio, perché lo stimolo della sete non è ancora ben sviluppato nei primi e si attenua con l'età nei secondi.
L'organismo non possiede riserve d'acqua e per questo è necessario rifornire il nostro corpo bevendo tanto e mangiando cibi come frutta e verdura, che contengono una notevole quantità di acqua. Inutile dire, che è indispensabile avere con sé una bottiglietta d'acqua durante l'attività fisica o nella stagione calda, per integrare i liquidi persi durante l'attività fisica.
E' da ricordare che bisogna bere a piccoli sorsi e a piccole quantità. Ingerire grosse quantità d'acqua non serve molto, in quanto viene subito eliminata dai reni.
Vi sono varie tipologie di acqua :
- Acque minimamente mineralizzate: sono acque molto diuretiche ma che non affaticano i reni in quanto contengono una scarsa quantità di sali minerali.
- Acque oligominerali: Sono consigliate a chi soffre di ipertensione arteriosa perché contengono poco sodio, mentre sono sconsigliate a chi soffre di gastrite o ulcera perché hanno spesso un più elevato livello di acidità.
- Acque mediominerali: hanno indicazioni diverse a seconda del minerale che prevale nella loro composizione.
- solfate sono consigliate a chi ha problemi di fegato;
- solfato-calciche sono consigliate a chi ha il colesterolo alto;
- bicarbonatiche sono consigliate a chi ha problemi digestivi;
- cloruro-sodiche sono consigliate a chi soffre di stitichezza, ma sono sconsigliate a chi ha - problemi renali e di ipertensione. - Acque ricche di minerali: sono, come dice il nome stesso, molto ricche di minerali e quindi vanno consumate solo sotto controllo medico.
Trato da:
Alimentazione fitness e salute, “Per il wellness, il dimagrimento, la prestazione, la massa muscolare”, Marco Neri, Alberto Mario Bargossi, Antonio Paoli.